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Emergenza omofobia in Sardegna Negli ultimi mesi la Sardegna ha registrato un aumento vertiginoso dei casi di omofobia. Sembra quasi un bollettino di guerra: dalla morte sospetta di un ragazzo nei parcheggi della fiera di Cagliari, alla violenta aggressione di Roberto Collu a Villacidro, alla violenza con stupro di un ragazzo, M. C., in provincia di Olbia, fino ai colpi di arma da fuoco sparati contro Antonello Depalmas a Platamona (SS). Unico legame fra le vittime la loro omosessualità. I casi citati sono noti perché apparsi sui giornali o comunque denunciati alle forze dell'ordine. Ma non sono che la punta dell'iceberg, considerato che il 99% delle vittime preferisce non denunciare. Per paura, per vergogna, per i sensi di colpa che la mancata accettazione della loro sessualità comporta. Ma anche per il timore di perdere il posto di lavoro che, in un momento di crisi come questo, non è un fattore secondario. In Sardegna l'omosessualità non è vista come problema “prioritario” e raramente le amministrazioni pubbliche, di qualsiasi colore, si sono impegnate per combattere l'omofobia o almeno per sostenere le associazioni che offrono servizi alle persone omosessuali. Solo due paesi, Atzara e Porto Torres, si sono dotate di un registro delle Unioni Civili riconoscendo pari dignità alle coppie etero ed omosessuali. A Nuoro e Quartu, guidate dal centro sinistra, il registro è stato bocciato. A Sassari si sono spinti ben oltre: bocciatura del registro, condanna del Movimento Omosessuale Sardo per aver protestato e congelamento della mozione contro l'omofobia, ferma da più di un anno nella 1° commissione. Il 17 Maggio ricorre la giornata mondiale contro l'omofobia. Il MOS spedirà a tutte le Amministrazioni sarde, comuni, province e regione, il testo di una mozione di condanna dell'omofobia e che riconosce a gay, lesbiche e trans il diritto di vivere liberamente la propria sessualità. L'assemblea del Movimento Omosessuale Sardo * "garrottare i gay alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta attorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia" |
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