Il Movimento Omosessuale è da sempre l'unica associazione cittadina ad essersi sempre occupata di Aids. Negli anni ha prodotto diverse campagne di informazione e prevenzione, svolto volontariato nel reparto di Malattie Infettive, supervisionato il rispetto della legge 135 sull'Aids nelle strutture pubbliche, attivato un telefono di informazione sull'Aids e cercato, con iniziative e incontri, di tenere alta l'attenzione pubblica sull'HIV e sulla discriminazione ancora presente verso le persone HIV+. Se vuoi partecipare al gruppo Aids del MOS contattaci, abbiamo bisogno anche di te
Martedì primo dicembre si celebra la giornata mondiale per la lotta all'Aids, malattia con la quale convivono oggi, nel mondo, più di 33 milioni di persone.
Lo sviluppo delle terapie antiretrovirali e la riduzione della mortalità a ca. il 10% dei casi, ha cancellato quasi totalmente l'Aids dai mass media e le campagne di informazione e prevenzione non sono più di moda per il Governo e le amministrazioni pubbliche. Per questo le poche iniziative esistenti sono quasi totalmente lasciate all'impegno ed alla copertura economica delle associazioni di volontariato.
Eppure la situazione in Italia è tutt'altro che rosea. I casi di Aids accertati nel 2008 sono più di 1400, mentre il numero delle nuove infezioni di HIV accertate è di circa 4000 ma il numero reale è quasi impossibile stabilirlo. Cambia radicalmente la distribuzione dei casi in rapporto alla modalità di trasmissione. I tossicodipendenti passano dal 48% al 22% del totale, mentre gli omosessuali aumentano dal 17% al 23%. L'aumento più significativo è però fra le persone eterosessuali con un balzo di 20 punti percentuale, dal 25% al 44% con una maggiore incidenza fra le donne (1998/2008). I più colpiti risultano oggi gli adolescenti e le persone oltre i 40 anni. Il dato più significativo rimane comunque la scoperta della sieropositività alla diagnosi di Aids conclamato nel 60% dei casi. Tale dato indica che la percezione del rischio è molto minore del passato e che le persone, dopo aver avuto comportamenti a rischio non si sottopongono al test e vivono per anni senza sapere di aver già contratto il virus trasmettendolo, inconsapevolmente, ad altre persone. Questo fenomeno raggiunge la percentuale più alta fra le persone eterosessuali e la più bassa fra i tossicodipendenti.
Una causa è sicuramente l' assenza di campagne informative e l'erroneo utilizzo di termini che possono facilmente trarre in inganno. Da anni si parla infatti di “negativizzazione” in seguito all'assunzione di terapie antiretrovirali. Ma negativizzazione non è riferito al virus ma alla carica virale, ovvero alla presenza del virus nel sangue e nei liquidi seminali che, in caso di funzionamento della terapia, diminuisce fino a sparire. Ma è ancora presente nell'organismo e un'interruzione della terapia o l'insorgenza di resistenze ai farmaci determinano una ripresa della replicazione del virus e una diminuzione delle difese immunitarie.
Per gli adolescenti il discorso è ancora più grave dato che sono cresciuti in anni in cui di HIV e Aids si parla poco e niente per cui è molto facile incontrare qualcuno che non sa nemmeno cosa sia.
Insieme all'HIV anche altre malattie a trasmissione sessuale stanno conoscendo nuovi picchi di infezione, come la sifilide e l'epatite.
Considerato il gravissimo silenzio e l'incompetenza in materia di Governo, Regione e ASL, il MOS ha predisposto un manifesto sul sesso sicuro che verrà affisso in città per tutto dicembre e chiede alla popolazione di partecipare alla sensibilizzazione sulla malattia con l'iniziativa “Fiocco rosso in vetrina”. Chiediamo a tutti gli esercenti di indossare, almeno nella giornata del 1° dicembre, il fiocco rosso simbolo della lotta all'Aids e di utilizzarlo anche nell'addobbo delle vetrine. Le e i volontari del MOS stanno attualmente distribuendo locandine e fiocchi rossi in città e la sede dell'associazione è aperta mattina e sera per chi volesse rifornirsi del materiale. Inoltre si può partecipare alla raccolta fondi per finanziare una nuova campagna di informazione sul territorio data l'assenza totale di finanziamenti pubblici tenendo nel proprio esercizio un salvadanaio appositamente predisposto. Facciamo un appello alle ASL e alla Regione affinchè smettano di riversare tutti i soldi per la lotta all'Aids nelle casse delle comunità terapeutiche, visto che il 70% delle infezioni avviene per via sessuale, e si impegnino di più nella prevenzione che ha costi infinitamente inferiori dell'assistenza.
Per partecipare alla campagna e per informazioni tel 079219024 – www.movimentomosessualesardo.org
IL MOS E LA LOTTA ALL'AIDS
Il MOS è l'unica associazione sassarese ad aver svolto, negli anni, una costante opera di informazione e sensibilizzazione sul tema dell'HIV/Aids. Negli anni abbiamo distribuito decine di migliaia di opuscoli, appeso manifesti, organizzato eventi, dibattiti, tavolini informativi ecc. Un nostro manifesto ha ricevuto un premio in un concorso nazionale sulla comunicazione sociale.
La nostra ultima campagna è NON ASTENERTI PROTEGGITI. Per visionare i manifesti, clicca sull'icona in alto a destra.
Il telefono di informazione sull'HIV/Aids e sulle malattie sessualmente trasmissibili è attivo il mercoledì dalle 20:00 alle 22:00
Materiali
Manifesto 2009
Iniziative 2008
campagna No Aids 2006
Manifesto Preservativi
Manifesto Terapie
Opuscolo Info Aids
Opuscolo Sesso
sicuro
Highlights
No Aids 2004
cd rom dell'indagine conoscitiva condotta dal MOS in sardegna