| No Aids 2005 
 Campagna di sensibilizzazione sull’Aids
 Introduzione La lotta all’Aids ha subito, negli ultimi anni, 
          una forte battuta d’arresto. Al diminuito interesse mediatico 
          per una malattia considerata erroneamente “cronicizzabile” 
          si aggiunge la totale disinformazione delle campagne di informazione 
          ufficiali incentrate non più sulla prevenzione e sull’uso 
          del preservativo ma sulla demonizzazione del sesso sicuro e sull’astinenza 
          come unica arma per evitare il contagio.Questi fattori insieme hanno provocato un abbassamento della guardia 
          generalizzato con la logica conseguenza di un nuovo aumento delle infezioni 
          rispetto alla generale diminuzione dei primi anni del 2000.
 In Sardegna, oltre alle problematiche relative alle campagne nazionali, 
          esiste il problema della mancanza di percezione territoriale della malattia. 
          Nella ricerca svolta dal circ. Arci Borderline e dal MOS nel 2003/2004 
          è risultato infatti che ad una buona conoscenza della malattia 
          e delle vie di contagio non corrisponde un’eguale abitudine al 
          rispetto delle norme sul sesso sicuro, come se in Sardegna l’Aids 
          non fosse un problema se non in relazione al turismo o ai viaggi all’estero. 
          Furono queste le motivazioni alla base dell’aumento delle infezioni 
          nei primi anni del 2000, tanto da rendere Sassari la prima città 
          italiana in quanto a percentuale di nuovi contagi nel 2002.
 La causa di questo è sicuramente da attribuire alla totale assenza 
          di campagne di informazione territoriali o di associazioni locali per 
          la lotta all’Aids non legate al mondo della tossicodipendenza.
 
 Obiettivi della campagna
 La campagna si pone tre obiettivi principali: 1. familiarizzare con l’uso del preservativo
 2. territorializzare il problema
 3. contrastare l’idea sbagliata dell’astinenza come prevenzione
 1) Il preservativo è a tutt’oggi l’unica 
          arma efficace contro la trasmissione dell’HIV nei rapporti sessuali. 
          L’abitudine all’utilizzo può passare solo attraverso 
          la presenza costante di messaggi e informazioni che rendono il preservativo 
          un oggetto legato alla quotidianità delle relazioni interpersonali.2) Territorializzare l’Aids significa dare un contesto territoriale 
          alla malattia che venga percepita come una realtà del quotidiano 
          non solo all’estero o sui media ma anche nella realtà che 
          ci circonda.
 3) L’astinenza è un’arma a doppio taglio. Se infatti 
          è vero che nell’assenza di rapporti sessuali non c’è 
          rischio di contagio (ovviamente!), è anche vero che per la trasmissione 
          del virus basta un unico rapporto sessuale a rischio. Dati statistici 
          hanno dimostrato che sono molto più esposti al contagio coloro 
          che non hanno l’abitudine all’uso del preservativo sempre 
          e comunque e che, per questo, pensano che in un unico rapporto, e con 
          una persona conosciuta, non ci sia alcun pericolo.
 La campagna L’idea è quella di sviluppare una campagna 
          con manifesti murali (mt 6x3 e, nel caso, cm 70x100) riportanti persone 
          della quotidianità locale che invitano all’uso del preservativo 
          sotto lo slogan: Non astenerti, proteggiti! Il target principale sono sicuramente gli adolescenti, risultati oggi 
          una delle fasce più esposte ai nuovi contagi, ma anche al resto 
          della popolazione.
 Abbiamo pensato a testimonial che riportino subito alla mente la realtà 
          che ci circonda, come artisti, giornalisti ma anche semplici lavoratori, 
          studenti ecc. della nostra città o comunque residenti sul territorio. 
          La grafica sarà molto semplice ma di forte impatto visivo: i 
          testimonial, sorridenti e ammicanti (ognuno nel suo genere) terranno 
          in mano un preservativo. Le immagini dei testimonial, in bianco e nero, 
          avranno uno sfondo optical colorato e, al lato, lo slogan a caratteri 
          cubitali. Sotto lo slogan le associazioni promotrici e i numeri di telefono 
          dei centralini di informazione sull’Aids della nostra città 
          e regionali.
 La campagna è promossa da Movimento Omosessuale 
          Sardo in collaborazione con circ. Arci Borderline, Arci Provinciale |