|
19.04.2006 L'Unità online La riconferma di Grillini e De Simone, la cui elezione nel 2001 era stata sofferta, viene dunque affiancata da una novità di spicco che servirà da pungolo a quanti tendono a ignorare l'importanza per una società che possa definirsi civile di una percezione serena del fenomeno transessualità. Le storie che abbiano raccontato su Liberi tutti negli ultimi mesi denunciavano infatti come i tanti pregiudizi e le demonizzazioni nei confronti delle persone trans - associate spessissimo alla prostituzione - fossero alla base della sofferenza e del difficilissimo percorso di molti, a cominciare dagli adolescenti. E difficoltà ci sono state anche ai seggi. «A riprova dell'importanza di questa elezione, denunciamo un fatto grave accaduto domenica al seggio n. 4 di Erice (Trapani), dove ad una persona transessuale, G.S., è stato impedito il voto perchè il suo nome risultava impropriamente nell'elenco degli uomini a dispetto dell'avvenuto cambio di identità anagrafica», continua Lo Giudice. Ancora, ulteriore novità di questi risultati è la «prima volta» di un gay al senato: parliamo di Paolo Silvestri, da anni impegnato nel movimento e in Arcigay, autore della pubblicazione dal titolo efficace, simile a uno slogan, «Omosessuale è naturale». Il movimento ripone speranza, dunque, sul «poker» vincente. Anche se il futuro non appare in discesa. «Crediamo che il lavoro che aspetta i candidati eletti sarà molto ed il cammino non facile - sottolinea il circolo Mario Mieli -, ma saranno di certo supportati da tutta la comunità glbtq, che si vede finalmente rappresentata in maniera più corposa e che può tirare un respiro di sollievo e scrollarsi di dosso questi ultimi anni di governo Berlusconi in cui le richieste del movimento non sono mai state prese in considerazione». Lo Giudice, a riguardo, parla di un prossimo appuntamento con Prodi. «Ci congratuliamo con Romano Prodi per l'affermazione elettorale che ha permesso di mettere fine ad un'epoca, il berlusconismo, caratterizzata da una inaudita violenza antigay da parte di ministri e parlamentari e da un contrazione dei diritti civili nel paese - conclude il presidente di Arcigay - A Prodi, che riceverà l'incarico di formare il nuovo governo, chiederemo al più presto un incontro per ragionare insieme su come affermare anche in Italia il principio costituzionale dell'uguaglianza di fronte alla legge delle persone omosessuali, bisessuali e transgender, ricordando l'impegno assunto dal professore con Arcigay e Arcilesbica a “percorrere insieme il cammino in grado di portare a un riconoscimento pieno ed effettivo di questi diritti”». . | |
Il comunicato del MOS pre/elezioni | |