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Unione Sarda 30 Giugno 2010

Fine esilio per la ballerina: la drag queen Nikita Balli può tornare in città

I l Questore si è sbagliato: l'esilio imposto a una drag queen viene sospeso dal Consiglio di Stato. Michele Cicogna, in arte Nikita Balli, un giovane toscano che giusto un anno fa venne, nell'ordine, scambiato per una prostituta, arrestato durante una retata, chiuso per una notte cella e poi punito dal Questore, Cesare Palermi, con un provvedimento che gli ordinava di stare alla larga dalla città di Sassari, è di nuovo il benvenuto.
A stabilirlo sono stati i giudici del Consiglio di Stato che hanno accolto il ricorso presentato dal difensore Pietro Diaz. La disavventura del turista toscano è dell'estate scorsa. Lui, drag queen per professione, arriva in Sardegna ai primi di luglio per una settimana di vacanza e lavoro. A Sassari vive un suo caro amico e lui ne approfitta per allacciare rapporti con i gestori di alcuni locali notturni di Alghero. Quella sera, Michele è appena sbarcato a Porto Torres. Intorno all'ora di cena si prepara per la serata.
Abiti di scena, lustrini e paillettes. Michele si trasforma in Nikita, poi sale in auto e raggiunge il posto nel quale gli ha dato appuntamento l'amico, un distributore di benzina che si affaccia su una delle strade interne della zona industriale di Sassari. Negli stessi istanti, però, là intorno sta succedendo qualcosa.
La polizia sta per far scattare un'operazione contro lo sfruttamento della prostituzione e l'immigrazione clandestina. Quando le luci si spengono sui centri commerciali e gli stabilimenti industriali si accendono le sirene delle volanti. Michele Cicogna sta parcheggiato accanto al marciapiede. Non fa nulla. Chiuso in macchina, ascolta la radio e aspetta l'arrivo dell'amico che lo dovrà accompagnare ad Alghero. All'improvviso gli agenti illuminano l'abitacolo della sua utilitaria. Dal finestrino abbassato vedono le ciglia finte, il rossetto rosso e una bella parrucca. Nessuna esitazione: sono certi che Michele sia una prostituta. In un istante, Nikita si ritrova a bordo della macchina della polizia, diretta in Questura.
Il giorno dopo, il Questore di Sassari firmerà il foglio di via dal territorio comunale. Ma Michele Cicogna non ci sta. Sostenuto dal Mos, movimento omosessuale sardo, fa appello al Tar, il tribunale amministrativo rigetterà l'istanza. Nikita, però, non si arrende e presenta un nuovo ricorso, questa volta al Consiglio di Stato: ricorso accolto. Michele Cicogna è un uomo libero, il provvedimento di espulsione firmato dal Questore è sospeso e Nikita potrà tornare a far serata nella Riviera del Corallo.
MARIELLA CAREDDU