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Il 27 gennaio è la giornata della memoria, in ricordo di quel 27 gennaio 1945 in cui le truppe dell'armata sovietaica entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz e svelarono al mondo E' luogo comune pensare alle persecuzioni naziste limitatamente agli ebrei, che sicuramente furono la maggioranza dei prigionieri, ma dimenticando che in quei campi furono tantissime le persone che persero la vita. Per ogni categoria o gruppo di persone i tedeschi avevano stabilito, come distintivo di riconoscimento, un triangolo colorato. Verde per i criminali comuni, rosso per i detenuti politici, marrone per gli zingari, nero per gli asociali, rosa per gli omosessuali. E proprio gli omosessuali dovettero subire una doppia persecuzione: all'interno dei lager venivano discriminati anche dagli altri detenuti e, dopo la fine della guerra e la liberazione dal nazismo, i sopravvissuti dovettero tenere nascosta la tragedia appena passata dato che il paragrafo 175, la legge tedesca che vietava rapporti omosessuali, rimase in vigore nella formulazione nazista per altri 24 anni e, in forma più lieve, fino al 1979. E' anche per questo che il triangolo rosa divenne uno dei simboli del movimento di liberazione omosessuale che cominciò a riformarsi dopo i noti fatti di Stonewall nel 1969. Il Movimento Omosessuale Sardo intende colmare questa lacuna e ricordare le vittime dimenticate, coloro che anche dopo la fine del nazismo continuarono ad essere perseguitati ed incarcerati per il solo fatto di essere omosessuali. I triangoli rosa
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Martedì 25 Gennaio ore 20:30 - film BENT |
Giovedì 27 Gennaio ore 20:30 - Reading letterario "Ricordando ...... (work in progress)" ore 20:50 - Film Paragraph 175 Negli anni ’20, Berlino era conosciuta come il paradiso per tutti gli omosessuali del mondo. Tutto cambiò con l’avvento del nazismo. Tra il 1933 e il 1945, più di 100000 tra uomini e donne vennero arrestati seguendo il paragrafo 175, che condannava l’omosessualità come reato. Ne sopravvissero solo 4000. In questo importante e toccante documentario, cinque di questi sopravvissuti raccontano le loro storie per la prima volta. Il film è stato presentato nel 2000 al Sundance Film Festival e alla Berlinale, dove ha vinto il Teddy Bear come miglior documentario. La voce narrante è di Rupert Everett. |
Martedì 1 Febbraio ore 20:30 - Film Aimèe & Jaguar Aimée und Jaguar è la versione cinematografica della vera storia di Lily e Felice presentata nel documentario Love Story. Lily Wust era moglie di un soldato del Reich tedesco impegnato sul fronte orientale e madre di quattro figli: la perfetta donna ariana. Felice Schragenheim era una ragazza ebrea che viveva sotto falso nome, attivamente impegnata nelle attività clandestine della Resistenza. Due donne il cui amore fu più forte dell'odio che avrebbe dovuto separarle. Presentato alla Berlinale 1999, Orso d'Oro ex-aequo alle due attrici protagoniste. Sta diventando un film cult lesbico sia per l'importanza della storia raccontata che per la grande e struggente interpretazione. |
Giovedì 3 Febbraio ore 21:00 - Teatro "Ricordando ... che non ho niente da ricordare" |