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Mardí Gras Sydney 2008
L´orgoglio GLBT australiano

Dal nostro inviato Massimo Falchi
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Ne ha fatto di strada il movimento GLBT Australiano dal primo Mardi Gras del 1978.Oggi il nuovo Primo Ministro, e il nuovo Governo Federale "progressista" sembrano davvero intenzionati a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale; il riconoscimento del matrimonio gay.

E da queste parti, a differenza dell italietta,le promesse si mantengono, dalle scuse (un primo passo) agli Aborigeni per la Stolen Generation - la generazione di bambini/e che dalla fine degli anni 50 vennero sottratti alle loro famiglie naturali e rinchiusi in orribili orfanotrofi o affidate a famiglie di bianchi razzisti e fanatici religiosi, il tutto con il dichirato obiettivo di "cristianizzare e civilizzare" questi bambini, al riconoscimento dei Diritti Civili alle persone GLBT.

Fin dall´alba il quartiere di King Cross e in fermento; gli operai del comune sistemano le transenne che delimiteranno il percorso -lungo oltre 5 km- della Parade, mentre la polizia devia il traffico automobilistico verso strade secondarie. I numerosi locali gay del quartiere gia alle 8 del mattino brulicavano di clienti e i molti megaschermi tv installati lungo il percorso iniziavano a trasmettere video musicali e interviste ai partecipanti e al pubblico dell utima parata.

Ma il Mardi Gras di Sydney non e solo un evento politico e di costume, e non e solo la piu partecipata e colorata manifestazione di orgoglio GLBT, e anche un notevole evento di natura economica, evento che muove un giro di affari di molti milioni di dollari, con notevoli ricadute benefiche sull intera economia della citta.

Malgrado la grande capacita alberghiera e l incredibile numero di ostelli presenti in citta, in quei giorni era impossibile trovare un posto libero in ostello o albergo a Sydney. Oltre mezzo milione di persone hanno raggiunto la metropoli da tutta l Australia e dal resto del pianeta per assistere al piu grande evento della seconda comunita GLBT al mondo.

Due enormi ali di folla hanno seguito entusiaste e meravigliate le tre ore di sfilata con migliaia di partecipanti, costumi, carri, suoni colori e luci. Uno spettacolo semplicemente emozionante! Alle ore 18:00 era praticamente impossibile trovare posto lungo le transenne, ma con la mia amica Lisa siamo riusciti a "conquistare" un angolino proprio in Taylor Square, il cuore pulsante del quartiere gay, e da li siamo riusciti a seguire in prima fila la Parade.

Alle 19.30 -esatte- e iniziata la parata, aperta da un folto gruppo di lesbiche in moto, seguite poi da un meno numeroso gruppo di gay in moto e da centinaia di ciclisti/e tutte e tutti rigorosamente travestiti.

I "reduci" del primo Mardi Gras del 1978 aprivano la Parade vera e propria con la sfilata dei molti gruppi provenienti da ogni stato Australiano e da molte rappresentanze dall Asia e dagli USA. Hanno sfilato un incredibile numero di gruppi e associazioni GLBT e ogni confessione religiosa, dai cattolici con in cima al loro carro un perfetto sosia del papa polacco agli ebrei ai cristiani delle chiese riformate fino a quei simpatici folli dei "raeliani" che in attesa degli UFO salvatori dell´ Umanitá, si sono presentati con il bel carro tra i tanti presenti: la scritta FUCK Homophobic religions sovrastava alcune trans che ballavano scatenate al suono degli ABBA. Per me il piu bel carro "politico" della parata.

Sono rimasto molto colpito dalla sfilata di tante e tanti vigili del fuoco gay e lesbichema sopratutto dalla presenza di un centinaio di poliziotti locali e federali che felici e orgogliosi sfilavano indossando la loro divisa, mostrando le insegne del loro corpo, e mentre li vedevo sfilare mi chiedevo se mai verra il giorno in cui, anche in italietta, Polizia e Carabinieri gay e lesbiche potranno partecipare e sfilare con tanta gioia e orgoglio ad un Gay Pride nazionale.

Nel frattempo a riportarmi con i piedi per terra e gli ormoni per aria ci hanno pensato i life saver, i mitici bagnini che indossando solo il costume da bagno e la cuffia per capelli ballavano e distribuivano sorridenti caramelle e preservativi...benvenuti al 30mo Mardi Gras, benvenuti nella gaya Sydney.

Il nostro inviato speciale in Australia Massimo Falchi