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PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO? Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.
Ci sono invece motivazioni ben più importanti per sbattezzarsi:
il catechismo della Chiesa cattolica ricorda (n. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì “pubblici peccatori e concubini” una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano a essere sottoposti alla sua autorità. Ogni prelato può quindi tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
Modello di lettera da inviare alla parrocchia in cui si è stati/e battezzati/e Raccomandata A/R Al Parroco della parrocchia di
indirizzo:
data
OGGETTO: istanza ai sensi dell’art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003.
Io sottoscritt__,nat__a________________________________il ___________________, residente a______________________in ______________________________________, con la presente istanza, presentata ai sensi dell’art. 7, comma 3, del Decreto Legislativo n. 196/2003, mi rivolgo a Lei in quanto responsabile dei registri parrocchiali. Essendo stato sottoposto a battesimo nella Sua parrocchia, in una data a me non nota ma presumibilmente di poco successiva alla mia nascita, desidero che venga rettificato il dato in Suo possesso, tramite annotazione sul registro dei battezzati, riconoscendo la mia inequivocabile volontà di non essere più considerato aderente alla confessione religiosa denominata “Chiesa cattolica apostolica romana”. Chiedo inoltre che dell’avvenuta annotazione mi sia data conferma per lettera, debitamente sottoscritta. Si segnala che, in caso di mancato o inidoneo riscontro alla presente istanza entro 15 giorni, il sottoscritto si riserva, ai sensi dell’art. 145 del Decreto Legislativo n. 196/2003, di rivolgersi all’autorità giudiziaria o di presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali. Ciò, in ottemperanza del Decreto Legislativo n. 196/2003 (che ha sostituito, a decorrere dall’1/1/2004, la previgente Legge n. 675/1996), in ossequio al pronunciamento del Garante per la protezione dei dati personali del 9/9/1999 e alla sentenza del Tribunale di Padova depositata il 29/5/2000. Si allega fotocopia del documento d’identità. Distintamente. Firma AVVERTENZA: prima di inviare la richiesta è indispensabile leggere le informazioni pubblicate sul sito Web dell’UAAR - Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (www.uaar.it), sezione Laicità, scheda Sbattezzo, paragrafo «Cosa bisogna fare per non essere considerati più cattolici?». |