La Nuova 19-01-01, 24ore
FERMOPOSTA
Il movimento omosessuale appoggia Loi
Da Massimo Mele, portavoce sassarese del Movimento omosessuale sardo, riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera in merito alla recente udienza del processo per gli attentati a Barisardo nella quale ha deposto Evelino Loi. Che in Sardegna ci fossero ancora persone con una mentalità arcaica lo sapevamo, ma che in un processo delicato come quello sulle bombe a Barisardo si sia cercato di screditare uno dei testimoni utilizzando la sua vita sessuale è non solo assurdo ma anche scandaloso. La reazione orgogliosa di Evelino Loi, che vive liberamente la sua omosessualità, non sminuisce però la gravità di questo attacco, espressione di quella cultura maschile deteriore che concepisce la diversità come handicap piuttosto che come valore, quella cultura _ per semplificare_ che condannava le donne oggetto di stupro come puttane e gli omosessuali oggetto di violenze come viziosi malati. E proprio questa cultura che ha portato, la scorsa estate, numerosi omosessuali aggrediti e derubati da un gruppo di imbecilli, a non denunciare l'accaduto per paura che quella denuncia si ritorcesse contro di loro. Certo se tutti gli avvocati fossero come il legale autore dell'attacco a Evelino, tale paura sarebbe non solo legittima ma anche doverosa. Per fortuna, l'indignata reazione del presidente dell'udienza e il suo proponimento di una relazione dell'accaduto all'Ordine forense di Cagliari contro il suddetto avvocato, ci fanno ben sperare che il fatto accaduto sia un'eccezione e non la regola. Attendiamo vigili la risposta dell'Ordine Forense di Cagliari, pronti, nel caso di una eventuale giustificazione dell'accaduto, a qualsiasi azione politica e legale perchè fatti così allarmanti non si ripetano più in futuro. Massimo Mele (Mos di Sassari)
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