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Rassegna stampa

La Nuova 11-07-01, Sardegna

IL COMITATO SARDO ANTIGLOBALIZZAZIONE A GENOVA

«In nave a prezzi ragionevoli» Al prefetto di Sassari: «In 200 attraverseremo il Tirreno»

VERSO IL G-8

Domenica protesta a Porto Torres SASSARI. Sono circa duecento (per ora) e vogliono dare il loro contributo alla protesta pacifica contro il G8, ma senza essere penalizzati dai disagi imposti dall'insularità. Così incomponenti del comitato sardo antiglobalizzazione hanno chiesto al prefetto di Sassari di intervenire in loro favore per poter attraversare il Tirreno a un prezzo ragionevole. E intanto annunciano una manifestazione regionale per domenica prossima nel porto di Porto Torres (quello dove si imbarcheranno quando sarà il momento di andare a Genova). Di questo e di altro si è discusso ieri nell'incontro che si è svolto tra il rappresentante del governo Giorgio Fadda e i rappresentanti di oltre 35 associazioni di tutta la Sardegna: Maurizio Faedda, Massimo Mele e Franco Uda. I componenti del comitato anti G8, quindi, chiedono un trattamento che tenga conto del valore sociale del loro viaggio, un prezzo ragionevole per consentire a duecento persone (ma potrebbero essere di più) di far arrivare a Genova la loro voce di protesta, senza però essere penalizzati dalla distanza. Un appello alla garanzia della tanto discussa continuità territoriale di cui i manifestanti chiedono il riconoscimento almeno in un'occasione importante come quella del vertice internazionale in programma a Genova nei prossimi giorni. Gli anti G8 sardi, infatti, si sentono fortemente penalizzati e il pensiero corre veloce al confronto con i colleghi oltre Tirreno a cui basta una rapida corsa su strada ferrata per arrivare a destinazione senza troppi affanni. Nei giorni scorsi Uda, Faedda e Mele hanno avuto un incontro con i dirigenti locali della Tirrenia, che hanno garantito la loro disponibilità, ma solo fino a un certo punto. Le tariffe di navigazione, infatti, sono state fissate per tutto il territorio nazionale da un decreto ministeriale che potrebbe essere modificato solo con l'emanazione di un ulteriore decreto. I rappresentanti del comitato, quindi, hanno chiesto un incontro con il prefetto affinché solleciti il ministro dei Trasporti a emanare il decreto che modifichi la tariffa della tratta Porto Torres-Savona sulla quale dovrebbero viaggiare. L'incontro che si è svolto ieri, a porte chiuse, è durato poco meno di un'ora. Al termine i componenti del comitato hanno espresso una moderata soddisfazione: «Il prefetto era già a conoscenza del problema _ ha dichiarato Franco Uda, presidente territoriale dell'Arci _ e ci ha garantito di avere già avviato i primi contatti con il Ministero dei Trasporti. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la risposta che auspichiamo sia positiva. La nostra presenza a Genova _ ha continuato Uda _ vuole essere la testimonianza pacifica e civile del nostro dissenso contro il G8 e vogliamo essere messi nelle condizioni di poterlo fare con tutte le agevolazioni possibili». Ma non è tutto. Il prossimo 15 luglio a Porto Torres il comotato antiglobalizzazione sardo organizzerà una manifestazione per chiedere formalmente al Prefetto di Genova la rimozione del blocco dello scalo marittimo di quella città imposto dal governo per motivi di sicurezza. All'iniziativa, oltre ai comitati sardi anti G8, prenderanno parte otto sindaci, numerosi esponenti politici del territorio, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni di categoria. Nel corso della manifestazione saranno inviate due lettere al prefetto del capoluogo ligure in cui i comitati anti G8 spiegano le ragioni del loro dissenso. (a.m.)