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Rassegna stampa

La Nuova 15-02-00, Sassari

Servizio di soccorso telefonico istituito dal movimento omosessuale
Se il gay chiede aiuto


Molte richieste riguardano l'isolamento

Numerose telefonate dalla città e dalla provincia

SASSARI. Soccorso telefonico per i problemi derivanti dall'omosessualità a Sassari. Il Movimento Omosessuale Sardo (Mos) sta facendo funzionare da un po' di tempo un "centro d'ascolto" telefonico per coloro che vivono i problemi legati alla loro sessualità. «E' un punto di riferimento, e lo diventerà siamo sicuri sempre di più, per tutti quelli che vivono i problemi collegati all'identità sessuale nell'isola» dice Massimo Mele, presidente provinciale del Mos di Sassari che di questo servizio di assistenza telefonica è stato uno dei promotori. E spiega: «E' l'unico in Sardegna ed è per questo che assumerà un ruolo importante per la nostra regione. Oltre che gay e lesbiche riguarderà anche i trans, i travestiti e altri. Soprattutto per coloro che avendo questi problemi, vivono nella "provincia" e non hanno possibilità di scambiare le proprie esperienze». Esperienze da confrontare soprattutto, specifica, con chi ha già vissuti questi problemi vivendo nelle città di Sassari e Cagliari. _ Quando è nato e come funziona questo servizio? «Nel 1996. Forniamo il nostro servizio due volte la settimana perché abbiamo pochi operatori qualificati e preparati. L'orario dovrebbe essere per mercoledì e la domenica dalle ore 20,30 alle 22,30 e mercoledì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19 c'è il consultorio diretto dove due operatori incontrano personalmente quella o quello che hanno chiamato». _ Come sono stati preparati i vostri operatori? «Abbiamo fatto frequentare loro vari corsi di formazione. Un corso generale è stato fatto in collaborazione con Voce Amica di Sassari e indirizzato all'apprendimento le nozioni generali di approccio telefonico. Poi abbiamo seguito due corsi dell'Arci Gay nazionale sulle problematicità specifiche dell'omosessualità organizzati per i consultori e in seguito c'è stato un altro corso a Roma, specifico sull'omosessualità. Infine abbiamo seguito dei corsi sanitari sulle malattie infettive e sull'Aids. Ogni tanto facciamo ripetere questi corsi ai nuovi operatori che subentrano ai vecchi nel servizio e facciamo riqualificare i vecchi». _ Chi vi chiama solitamente e quali problemi vi propone? «C'è una differenza fondamentale tra chi chiama dalla città che ha problemi specifici come la situazione in famiglia o sul lavoro o qualche trans per sapere dove potrebbe andare per avere informazioni su un possibile intervento. Gli altri, invece, generalmente hanno maggiormente il desiderio di parlare con noi per via del loro isolamento. Nei paesi la situazione per gay e lesbiche è piuttosto drammatica. Solitamente non ha problemi specifici diretti perché non vive la propria sessualità, l'unico problema è l'isolamento. Nonostante i nostri orari riceviamo chiamate a tutte le ore per una media di venti chiamate la settimana. Di quelli che chiamano quasi tutti quelli che abitano vicino chiedono, alla seconda o terza telefonata, di venire al Counsulting». _ Qual è il vostro numero e dove operate? «E' lo 079/219024 di Sassari e abbiamo un ufficio apposito nella sede del Movimento, in via Rockfeller». (r.s.)