venerdì 27 luglio 2007 , di La Nuova Sardegna
REGISTRO UNIONI CIVILI, PER SASSARI UNA VERGOGNA
Potrei fare una premessa, arrivarci a passi lenti e garbati, ma preferisco andare diretta alla sostanza del mio breve commento: si può sapere perchè tanta confusione, chiamiamola così, sull’istituzione del registro delle unioni civili a Sassari?
E’ vero, la mia memoria spesso sbanda, ma non credo di commettere errori nel dire di ricordare che uno dei punti fermi del programma della nostra amministrazione fosse proprio questo... e proprio questo uno dei motivi per i quali l’ho votata... e non credo di essere la sola... quindi, come la mettiamo?... Vogliamo cedere ai soliti ricatti, per ancorare e non far vacillare i soliti equilibri? O rispettare le promesse e le premesse di un’amministrazione che dovrebbe avere il coraggio di rompere con vecchi e anacronistici schemi, capace di essere libera, autonoma e coerente con se stessa e con chi la sostiene? e soprattutto, assicurare e garantire la tanto agognata laicità, condizione irrinunciabile per uno stato libero e giusto?... Che peccato, ero sicura che questa per Sassari sarebbe stata davvero la svolta, finalmente dopo tanti anni di politica cieca, ottusa, intransigente e rivolta al passato, ci avevo creduto... avevo creduto nel possibile cambiamento di direzione, netto, deciso e,soprattutto, coraggioso e libero...
Invece siamo ancora inchiodati a vecchie concezioni, ammuffiti pregiudizi e idee stantie... Che tristezza.
Ilaria Vincentelli donna, atea, eteressuale (questo non certo per esigenze di autoderminazione, ma solo per rimarcare e ricordare, qualora fosse ancora tragicamente necessario, che quest’argomento riguarda tutti, a prescindere da orientamenti o scelte personali che qualche mente con i neuroni in pensione vorrebbe strumentalizzare...)
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