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DOMENICA, 18 MAGGIO 2008 - Pagina 23 - Sassari
MOVIMENTO OMOSESSUALE SARDO

Manifesti nelle vie della città per combattere l’omofobia

SASSARI. E’ una campagna contro l’omofobia dai tratti diversi. Nessuna denuncia contro la discriminazione o contro la violenza. «Niente approccio vittimistico», dice il presidente del Movimento Omosessuale Sardo.
Il contenuto dei manifesti che dal 28 maggio verranno appesi in diversi spazi della città è invece un messaggio di autoaffermazione. Coppie gay, o lesbiche ritratti nella consuetudine del vivere quotidiano, mentre fanno la spesa o mentre si salutano e si baciano in piazza Tola. L’omosessualità, infatti, ha pieno diritto di abitare ogni spazio di normalità.
 In questo modo viene scardinato lo stereotipo macchiettistico di rappresentazione dell’universo omosessuale. Nei manifesti 6x3 o 70x100 che verranno affissi nei muri, le coppie gay o lesbiche sono inserite in scenari che riconducono a un immaginario più propriamente eterosessuale. Due ragazzi comprano al supermercato l’omogeneizzato per il loro figlio. Non c’è alcuna scritta che invita al rispetto. Viene bandita ogni forma di vittimismo. Nelle foto si legge solamente: «Liberi di essere» e «Liberi di amare». La campagna di sensibilizzazione si rivolge dunque a due target. Da un lato alla società, suggerendo un modo diverso di percepire l’omosessualità. Il rapporto tra gay è una realtà che fa parte integrante del vivere quotidiano, che non dovrebbe suscitare diffidenza, imbarazzo o paura. Ma anche gli omosessuali dovrebbero prendere spunto dai manifesti per uscire dal loro angolino di emarginazione, identificarsi nelle scene di normalità relazionale raffigurate, applicarle alla propria quotidianità e proiettarle in una prospettiva di vita “normale”, dove tenersi per mano e baciarsi non rappresentano più gesti che mettono a disagio, da tenere celati in un cantuccio di intimità.