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La Nuova Sardegna 29/05/2009

GANAU PROMUOVE IL CORTEO DEL MOS
Lettera aperta del sindaco contro tutte le discriminazioni

Il presidente Mele chiede spiegazioni all’arcivescovo sulle provocazioni di Gioventù Cristiana

di FEDERICO SPANO

SASSARI. Attraveranno le vie della città, per dire basta alle discriminazioni, alla violenza e all’omofobia.
Domani pomeriggio si svolgerà la manifestazione «Liberi tutti, libere tutte», organizzata dal Movimento omosessuale sardo, la seconda in Sardegna nell’arco di pochi giorni.
Sull’evento è intervenuto il sindaco Gianfranco Ganau, citando l’articolo 3 della Costituzione:
«Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, condizioni sociali». «Condivido appieno come primo cittadino i principali punti della risoluzione sull’omofobia approvata nel gennaio del 2006 dal Parlamento Europeo nella quale si condanna con forza ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale - ha detto il sindaco Ganau -. Nel documento europeo si chiede agli Stati membri di assicurare che le persone Glbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) vengano protette da discorsi omofobici intrisi d’odio e da atti di violenza omofonici, di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società; la discriminazione basata sull’orientamento sessuale sia vietata in tutti i settori e che venga intensificata la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica, ad esempio attraverso campagne contro l’omofobia condotte nelle scuole, le università e i mezzi d’informazione, e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa»
Il documento chiede agli Stati membri di adottare qualsiasi altra misura che ritengano opportuna nella lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio dell’uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici; sollecita gli Stati membri ad adottare disposizioni legislative volte a porre fine alle discriminazioni subite dalle coppie dello stesso sesso in materia di successione, proprietà, locazione, pensioni, fiscalità, sicurezza sociale. «Ho ritenuto opportuno citare alcuni dei passaggi più importanti della risoluzione europea - aggiunge il primo cittadino - per confermare la massima adesione ai temi oggetto della manifestazione, a nome mio e della città che rappresento, contro ogni forma di discriminazione e violenza».
La manifestazione prenderà il via alle 17 in piazza Santa Maria, dove è previsto il concentramento dei partecipanti.
Il corteo vero e proprio, però, partirà alle 18 da via Tavolara, scenderà in corso Margherita di Savoia, percorrerà corso Vico, risalirà in corso Vittorio Emanuele e raggiungerà piazza Tola, dove la serata si concluderà a suon di musica.

Il Mos, dopo la protesta di Gioventù Cristiana contro la manifestazione antirazzista di domani, ha inviato una lettera aperta all’arcivescovo padre Paolo Atzei. «Negli scorsi mesi lanciammo l’allarme omofobia relativo all’altissimo numero di aggressioni, stupri e persino fucilate a danno di persone omosessuali nei primi mesi del 2009 in Sardegna. Violenza che crediamo anche la Chiesa condanni, come qualsiasi forma di discriminazione e razzismo. Siamo a conoscenza della posizione della Chiesa sull’omosessualità. Ma abbiamo sempre pensato che anche voi giudicaste sbagliato e da condannare qualsiasi forma di discriminazione, anche violenta, verso chiunque. Purtroppo però non tutti all’interno della chiesa di Sassari la pensano così. Una delle vostre organizzazioni, Gioventù Cristiana, da lei riconosciuta il 28 Giugno del 2008, e affidata alla guida spirituale di don Desole della chiesa del Rosario, ha dato vita a una forte protesta contro il Mos, usando una terminologia e una modalità di cui le chiediamo spiegazioni».