Patrocinio concesso e poi negato il mondo gay contro il Sindaco
Iniziativa sabato in piazza: l'ente promette un aiuto, ma il giorno dopo cambia idea
Palazzo Ducale concede il patrocinio alla manifestazione del Mos “Movimento omosessuale sardo” sulle “unioni civili”: poi, nell’arco di 24 ore, ci ripensa.
«E’ una vergogna», denuncia il Mos, sventolando un manifesto dove il sindaco Gianfranco Ganau è ritratto nelle vesti di Ponzio Pilato e mostrando le carte protocollate del Comune. Tutto ha inizio con una lettera del 10 ottobre scorso, a firma del gabinetto del sindaco, che dà l’ok all’iniziativa in programma per questo sabato in piazza Santa Caterina: una serata di spettacolo, dalle 18.00 in poi, con musica, performance e una mostra per sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di istituire un “Registro delle unioni civili in Comune”. Il patrocinio dà il permesso di utilizzare il logo di Palazzo Ducale, l’affissione gratuita di manifesti, la concessione della piazza. Poi, un’altra lettera dell’11 ottobre, avverte il Mos che la concessione del patrocinio, logo e affissioni, non è altro che il frutto di un “errore materiale”: si alla disponibilità del piazzale insomma, no assoluto invece alla concessione degli spazi pubblicitari ma soprattutto al permesso di mettere sui manifesti il logo dell’amministrazione.
Per Massimo Mele, del Mos, è «l’ultimo, inequivocabile segnale di una retromarcia da parte della giunta: il sindaco nel marzo 2006 aveva affermato che il Registro sarebbe presto stato una realtà a Sassari...». Ma finora non è stato istituito niente di simile. «È una telenovela lunga due anni - prosegue Mele - abbiamo raccolto 5 mila firme, poi recapitate all’amministrazione, abbiamo preparato una bozza di mozione per l’istituzione delle coppie di fatto ma nessun consigliere l’ha presentata...». Quindi, a fine giugno c’è stata l’occupazione del consiglio comunale per «affermare i diritti di tutti, anche di gay e lesbiche. Azione a cui il primo cittadino ha risposto che sarebbe stato meglio incontrarsi.
In realtà da mesi proponiamo soluzioni che vengono messe da parte: perciò nei nuovi manifesti di sabato il sindaco veste i panni di Pilato, per affermare che l’amministrazione ha deciso di lavarsene le mani».
La retromarcia sulle unioni civili sarebbe dovuta a una mancanza di accordo in maggioranza, perciò il Mos - e le venti associazioni che lo sostengono - chiedono «un serio confronto sul tema in consiglio comunale:finora siamo stati discriminati». Ma non soltanto a Palazzo, spiega Daniele Salis, Mos studentesco, «abbiamo assistito a discriminazioni e omofobia: due nostri iscritti hanno subito un’aggressione a luglio, mentre in questi giorni, volantinando negli istituti scolastici, siamo stati maltrattati al Liceo scientifico 1 e davanti alle Magistrali ». L’episodio di aggressione invece risale all’estate ma la denuncia è stata formalizzata in questura pochi giorni fa: due ragazzi, intenti a appendere dei manifesti vicino alla facoltà di Lettere, sono stati spintonati da un ragazzo, descritto in maniera dettagliata alle forze dell’ordine, che prima ha sottratto loro le locandine e poi le ha strappate davanti ai loro occhi.
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