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Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento progressivo di episodi di discriminazione, bullismo e violenza generati dall’odio e dal disprezzo dell’altro. Donne, immigrati, omosessuali, transessuali e, adesso, anche i profughi in fuga dalle zone di conflitto, sono diventati il capro espiatorio di anni di politiche maschili incentrate sullo sfruttamento e la violenza. Se la guerra ha sostituito la diplomazia nelle relazioni fra le Nazioni, il controllo e la repressione hanno cambiato radicalmente la gerarchia del potere all’interno degli Stati stessi e l’ostilità e la violenza stanno riscrivendo le relazioni fra le diverse componenti sociali così come fra i sessi.

Diverse associazioni, gruppi e singoli cittadini e cittadine si sono riuniti, nelle scorse settimane, per dare vita ad un coordinamento che promuovesse una grande manifestazione unitaria contro tutte le forme di razzismo e discriminazione e per i diritti e le libertà di tutti i cittadini e le cittadine. “Diritti al cuore”. E' questo il nome scelto per la manifestazione contro l'omofobia, il razzismo e il sessismo che sabato 4 Giugno sfilerà per le vie di Sassari. Un gioco di parole per dire che, andando dritti al cuore del problema, non possiamo che trovare quei diritti oggi ancora negati, a partire, nel caso di gay e lesbiche, proprio dal “cuore” quale simbolo di affettività e amore, sentimenti alla base di tante unioni e di tante famiglie che lo Stato italiano non riconosce. Ma è anche un cuore della solidarietà, dell'accoglienza e dell'incontro, i valori che dovrebbero guidare le politiche sull'immigrazione, ora incentrate sulla criminalizzazione e l'esclusione della legge Bossi Fini.

La data cade in mezzo tra il 17 Maggio, giornata mondiale contro l'omofobia, e il 28 Giugno, giornata mondiale dell'orgoglio gay, lesbico e trans. Una scelta voluta per sottolineare che tra tutte le forme di discriminazione e razzismo, l'omofobia rimane l'unica senza alcun riconoscimento giuridico o sociale. Nel 1993, con la legge Mancino, l’Italia si è dotata di uno strumento che condanna non solo i crimini di odio ma anche l’istigazione all’odio e alla violenza contro altri esseri umani sulla base del sesso, dell’etnia, della religione e dell’appartenenza politica. Ma non a causa dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere: ovvero, l'odio verso gay, lesbiche e trans è lecito e non può essere sanzionato. Concetto chiarito di recente dal Vaticano quando ha cercato di contrastare la proposta di depenalizzazione dell'omosessualità presentata all'ONU dall'Europa, sostenendo che gli Stati hanno il diritto di regolare certe pratiche sessuali e vietarne alcune per legge e che, vietare alle persone di esprimere la loro contrarietà a queste pratiche sessuali significherebbe negare un loro diritto umano fondamentale. Ovvero il diritto degli omofobi a discriminare viene prima del diritto di gay e lesbiche a vivere felici.

Il 4 Giugno avremo la possibilità di scendere in piazza, insieme, uomini, donne e transessuali di qualsiasi orientamento sessuale, politico, religioso e di qualunque provenienza geografica e culturale per dire un NO forte e chiaro all'omofobia, al razzismo e al sessismo e per rivendicare il diritto di ognuno/a all’autodeterminazione sul proprio corpo e nelle scelte di vita.

La manifestazione gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Sassari

Diritti al cuore partirà sabato 4 Giugno alle ore 17:00 da piazza Marconi. Dalle 20:00 sono previsti spettacoli, musica e performance in piazza Tola.

La manifestazione contro l'omofobia, il razzismo e il sessimo del 4 Giugno a Sassari, è promossa da:

Movimento Omosessuale Sardo, ARC, Arci, Emergency ss, Circolo Prc Hutalabì, Ass. Nessun Dorma, Comitato Primo Marzo ss, Ex-Q, ass. Enrico Berlinguer ss, CGIL ss, uff. Nuovi Diritti CGIL Ca, Sinistra e Libertà ss, Noidonne 2005, ass. ELSA, ass. ASP, manifesto sardo, PdCI, Psd'Az ss, PD ss, Rifndazione Comunista fed. SS, Comitato Se non ora quando?, Area Mito, Sindacadu de sa Natzione Sarda, IRS, European Free Alliance, Agenzia il Delfino Ca

L'appello del MOS LEGGI >>>>>>>

ADESIONI: la partecipazione al concerto/performance finale è aperta a tutt* coloro che condividono le finalità della manifestazione. Per aderire e dare la disponibilità a partecipare clicca qui >>>>

13 Maggio 2011: "Maledetti froci, maledette lesbiche" incontro dibattito su Omofobia e bullismo con Maura Chiulli, Maria Paola Curreli e Massimo Mele guarda la locandina>>>>>