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Sassari 20 Luglio 2009

Comunicato stampa

Oggetto: Arrestata Drag Queen toscana in vacanza in Sardegna e allontanata con foglio di via e divieto di rientro a Sassari per tre anni

Mercoledì 15 Luglio, durante una delle frequenti retate della polizia a danno di prostitute immigrate nella zona di Predda Niedda, Michele Cicogna, nota Drag Queen toscana con il nome d'arte di Nikita Balli, è stato arrestato dalla polizia, schedato e trattenuto in carcere per più di 18 ore senza poter bere, mangiare e nemmeno telefonare ad un avvocato. Al rilascio gli è stato consegnato un foglio di via con il divieto di ingresso nel comune di Sassari per i prossimi tre anni.

Al momento dell'arresto Michele si trovava all'interno della sua autovettura parcheggiata all'inizio della strada per Alghero dove, dopo aver rifornito, attendeva un amico, anche lui toscano in vacanza in Sardegna, con il quale intendeva raggiungere Alghero per incontrare altri amici e trascorrere piacevolmente la prima serata di vacanza. Durante la retata sfrecciano di fianco a lui diverse pattuglie di polizia. Alcune si fermano, notano che non si tratta di immigrata e continuano dritti con battute del tipo: “Tu non ci interessi, noi cerchiamo ragazze vere”. Michele infatti è vestito da Drag Queen poiché, ad Alghero, avrebbe dovuto incontrare alcuni gestori di locali per concordare delle serate per agosto. Alla fine una pattuglia si ferma e senza neppure controllare i documenti chiedono a Michele di seguirli in Questura per “un controllo di routine”.
In questura comincia il calvario. Impronte digitali, foto segnaletiche e battute da caserma chiariscono a Michele che non si tratta affatto di un controllo di routine ma di un vero e proprio arresto. In quel momento cerca di spiegare l'errore, di essere un turista appena giunto in Sardegna e di essersi trovato là per caso poiché intenzionato ad andare ad Alghero. “Si, si, dicono tutti così” è la risposta e lo conducono nella cella comune dove rimarrà fino al rilascio avvenuto alle 18:00 del giorno seguente.

Distrutto dalla stanchezza e sotto un fortissimo choc emotivo Michele guida a casa dell'amico dove rimane fino a sabato quando decide di chiamare il Movimento Omosessuale Sardo e il numero verde nazionale contro le discriminazioni Gay Help Line 800.713.713, data la consolidata esperienza nel settore. L'avvocato Pietro Diaz, del foro di Sassari, prende in carico il caso e consiglia a Michele intanto di ottemperare al foglio di via e recarsi nella città di residenza per poi fare ritorno in Sardegna e procedere con il ricorso al TAR e, in seguito, avviare una causa civile per il risarcimento del danno subito.

Anticipando il decreto sicurezza appena licenziato dal Governo, la Questura di Sassari ha rispolverato una legge del 1956, modificata nel 1988, che prevede la facoltà per il Questore di avvisare oralmente o allontanare con foglio di via, persone la cui condotta viene ritenuta “pericolosa per la sanità, la sicurezza e la tranquillità pubbliche”. Una formula talmente generica da conferire al Questore un enorme potere rispetto alla libertà individuale di liberi cittadini.

Il Movimento Omosessuale Sardo condanna fermamente l'arresto e l'espulsione delle prostitute extracomunitarie, vittime esse stesse di sfruttatori e aguzzini e anello debole della catena dell'immigrazione clandestina e ritiene gravissimo l'arresto e l'espulsione di un libero cittadino al suo primo giorno di vacanza in Sardegna, reo unicamente di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Rifiutiamo con sdegno la logica che sottende l'arresto, travestita uguale prostituta, e chiediamo pubblicamente al Questore se questo è il trattamento che ci dobbiamo aspettare nei confronti delle persone travestite o transessuali o, addirittura, delle drag queen, persone che si travestono per spettacoli di cabaret come in questo caso. Michele avrebbe dovuto esibirsi sul palco del Queer Party, le feste organizzate dal MOS, alla riapertura di Settembre. Spettacolo che dovrà essere cancellato stante il divieto, per Michele, di ingresso nella nostra città.

Il Movimento Omosessuale Sardo invita tutte le persone gay, lesbiche e transgender a mostrare la propria solidarietà rispetto a quanto avvenuto. Recatevi - è l'appello - in vacanza a Sassari e in Sardegna per mostrare chiaramente che nessuno puà limitare i nostri diritti o cercare di colpire, annullandola, la nostra stessa dignità.
Invitiamo le forze politiche e le Istituzioni locali e nazionali a pronunciarsi su quanto accaduto e ad adoperarsi per garantire tutela e protezione a tutti i cittadini a prescindere dal loro orientamento sessuale, dall'identità di genre o anche, semplicemente, dal modo in cui si vestono.
Chiediamo infine al Questore un incontro ufficiale con il Movimento Omosessuale Sardo per capire se quanto avvenuto sia frutto di un semplice errore o di precisa volontà politica.

Per il Movimento Omosessuale sardo
Massimo Mele cell 3346317271

Per il Comitato Gay e Lesbiche Prato
Emanuele Bresci cell. 3474637511

Ufficio Stampa Gay Help Line
347.9578585

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