Unione Sarda 25/10/2007
Sassari. Il sindaco Ganau: mai concesso niente. Il Mos: ecco le prove dei denari concessi e poi annullati
Unioni, retromarcia del Comune
Il patrocinio agli omosessuali viene revocato
Da due anni, sulla nascita del registro, il centrosinistra evita di portare la discussione in aula. La denuncia dell'ultimo schiaffo del Comune alle unioni civili parte proprio dal Mos: «La maggioranza ci ha revocato il patrocinio per la maratona musicale».
Niente patrocinio del Comune a chi lotta per le Unioni civili. Tanto più se a chiedere la benedizione del Municipio per una maratona di musica e spettacoli in piazza è il Mos, il Movimento omosessuale sardo, diventato negli ultimi due anni una vera spina nel fianco della maggioranza di centrosinistra e sardista che governa a Palazzo ducale.
Il fatto è che la manifestazione è stata ideata per promuovere l'istituzione anche a Sassari del registro delle unioni civili (un surrogato dei Dico), un argomento che sta al Consiglio comunale come il diavolo all'acquasanta. Da due anni, infatti, sulla nascita del registro, il centrosinistra è spaccato, ed evita di portare la discussione in aula. La denuncia dell'ultimo schiaffo del Comune alle unioni civili parte proprio dal Mos: «La maggioranza omofoba e razzista che sta al Comune ci ha concesso e poi revocato il patrocinio per la maratona musicale che sabato dalle 18 alle 24 animerà piazza Santa Caterina», attacca Massimo Mele, presidente del Movimento. «Lo ha fatto solo perché con l'iniziativa chiediamo Unioni civili subito, per una città laica e solidale».
«Non abbiamo mai concesso il patrocinio all'iniziativa», spiega il sindaco, Gianfranco Ganau, «abbiamo ricevuto la richiesta ma visto che non ci è stato fornito il programma abbiamo risposto, chiedendo di inviarcelo. Il programma della manifestazione non è mai arrivato e allora, come avviene sempre in questi casi, il patrocinio non è stato concesso», va avanti il primo cittadino. «E in ogni caso, trattandosi di una manifestazione politica, non avrebbe mai ottenuto il patrocinio del Comune. Anche questa per quanto mi riguarda è la prassi, in caso di iniziative politiche il patrocinio lo nego anche alle manifestazioni organizzate dal mio partito, per cui nel diniego non ci vedo trame oscure o discriminazioni verso il Mos». A contraddire le parole di Ganau sono i rappresentanti del Mos: sventolando due lettere con l'intestazione del Gabinetto del sindaco con tanto di numero di protocollo, documentano prima la concessione del patrocinio di Palazzo ducale alla manifestazione (datata 10 ottobre e protocollata l'11), e poi la comunicazione di revoca dello stesso patrocinio (datata 11 ottobre e protocollata il 12). Nella seconda lettera il Comune spiega al Mos, che «è stato rettificato l'errore materiale» contenuto nella prima comunicazione. «È stato inoltre revocata la concessione per l'utilizzo del logo del Comune di Sassari e per l'affissione gratuita dei manifesti», così si conclude la nota del Gabinetto.
Una retromarcia che non è piaciuta per nulla ai rappresentanti del Mos: «Il patrocinio ci è stato tolto solo perché la manifestazione è intitolata Unioni civili subito», attaccano Massimo Mele e Daniele Salis, del Mos studentesco. «Dopo aver accolto la nostra richiesta l'ufficio di gabinetto mi ha contattato per telefono dicendomi di non prendere in considerazione la lettera con cui annunciavano la decisione di concederci il patrocinio». Salis si è presentato a Palazzo ducale, e, «un'impiegata mi ha spiegato a chiare lettere che con la dicitura Unioni civili, la manifestazione non poteva essere patrocinata».
VINCENZO GAROFALO
SASSARI. INSULTI ALLA MILITANZA GAY E RITIRO DEL PATROCINIO
Il Mos ha tentato di distribuire volantini davanti alle scuole
giovedì 25 ottobre 2007
Insultati da gruppi di studenti, spinti fuori dai cancelli da un preside, umiliati di una professoressa: è questa l'accoglienza riservata al Mos nelle scuole di Sassari quando, nei giorni scorsi, alcuni rappresentanti hanno tentato di distribuire volantini davanti alle superiori per pubblicizzare la manifestazione «Unioni civili subito».
Secondo il racconto del Mos, martedì mattina il loro tentativo di volantinaggio è stato respinto in malo modo: «Allo scientifico numero 1 di via Montegrappa un gruppo di studenti ci ha insultato con cori razzisti davanti al preside», racconta Daniele Salis. «Il preside invece di riprenderli, si è accanito contro di noi spintonandoci fuori dal cancello e chiedendoci di allontanarci immediatamente ai dintorni della scuola». Trattamento simile alle Magistrali: «Anche qui insulti e sguardi torvi, in più un'insegnante di religione dopo avere preso un nostro volantino, lo ha strappato e se lo è gettato alle spalle con un gesto di disprezzo».
Diverso approccio al Liceo Azuni e all'Istituto d'arte. All'Azuni gli studenti hanno fatto mille domande e si sono interessati al volantinaggio. La preside ha accettato di intavolare una discussione con il Mos e poi ha acconsentito all'affissione in bacheca della locandina della manifestazione. «È molto grave che persone deputate all'educazione dei ragazzi tengano comportamenti razzisti e discriminatori», commenta il presidente del Mos, Massimo Mele. «I docenti dovrebbero dare l'esempio ai loro studenti, e comportandosi in questo modo fanno arrivare messaggi sbagliati ai ragazzi. Questi sono incitamenti al razzismo e al dispregio dei diritti di tutti i cittadini». (v. g.) |